Sarà vero? da
Ancora incertezza sui finanziamenti dello Stato e degli enti locali: forse verranno privilegiate le fermate fino a Peschiera
Il metrò si fermerà alle porte di Zelo
Il piano prevede sette nuove stazioni, i lavori dureranno 5 anni
n Quattordici chilometri e 700 metri di doppio binario, sette stazioni da costruire e ottocento milioni di investimento: noti da tempo i numeri del prolungamento della linea 3 della metropolitana milanese fino a Paullo, anzi, più precisamente fino alle porte di Zelo Buon Persico, ecco alcuni dettagli, tra i quali le immagini che pubblichiamo in questa pagina, con i rendering delle stazioni tratti sal sito dello studio Capelli Architettura. I particolari sono relativi al progetto preliminare, depositato presso la Regione Lombardia e approvato nella sua versione definitiva in ottobre. Per queste settimane è atteso un ulteriore passo in avanti dell’opera: il passaggio dal comune di Milano alla società Metropolitane Milanesi degli otto milioni di euro che il Cipe ha autorizzato a investire per definire il progetto esecutivo del prolungamento della linea gialla.Nel merito dell’opera, l’ultima incertezza superata ha riguardato una delle ultime fermate, che potrebbe attestarsi in corrispondenza di uno degli svincoli della futura tangenziale Est esterna, e non più della provinciale Cerca, come fu previsto invece nel 2003, quando sul tracciato fu trovata l’intesa degli enti locali. Le stazioni indicate nel progetto preliminare sono San Donato Est, Peschiera, Peschiera Est, Pantigliate, Caleppio – Cerca, Paullo e Paullo Est. Non si esclude che ne possa essere inserita un’ottava. Il 54% del tracciato è in sotterraneo, l’8% in trincea (profonda o superficiale), il 27% in superficie (a raso e in rilevato), infine l’11% su cavalcavia.Metropolitane milanesi, pur con le incertezze legate al finanziamento di un’opera così complessa, conta di poter avviare i lavori l’anno prossimo, per 60 mesi di cantieri, e di varare nel 2015 l’attività regolare di esercizio, per la quale sarà necessario l’acquisto di otto nuovi convogli. Proprio il capitolo delle risorse è quello tuttora aperto: la legge obiettivo del 2007 infatti aveva impegnato lo Stato a coprire il 40 per cento dell’investimento, lasciando il rimanente 60 agli enti locali, dal Pirellone ai comuni. La somma promessa dallo Stato, però, a oggi non è stata ancora destinata ma si potrebbe attingere ai 150 milioni di euro per il sistema metropolitano di Milano previsti nella stessa legge obiettivo. Inoltre l’accordo di programma sottoscritto in novembre tra Regione Lombardia e ministro Antonio Di Pietro ricomprende sia la realizzazione della tangenziale Est esterna di Milano sia il potenziamento del sistema della mobilità dell’Est Milanese e del Nord lodigiano, sia un atto integrativo al protocollo d’intesa per la realizzazione della rete metropolitana dell’area milanese. La stessa linea 3, tra l’altro, si prevede venga potenziata, già dal 2010, anche verso la Comasina, sul fronte opposto della linea attuale.Proprio l’incertezza nei finanziamenti potrebbe, ma è solo un’ipotesi, portare a decidere una realizzazione “per stralci†dell’opera, con l’avvio dei cantieri solo riguardo alle prime tre fermate, fino a Peschiera. Un altro ostacolo oggettivo ai lavori sul resto della tratta, che sarà in fregio alla ex statale Paullese, potrebbe arrivare proprio dai lavori di ampliamento della strada.«Le prime tre nuove fermate sarebbero redditizie già oggi – riflette Pierluigi Tamagni di Spino d’Adda, consigliere provinciale a Cremona e da sempre attento ai problemi dei pendolari sull’asse della Paullese -, lo riconoscono i calcoli effettuati dall’Atm calcolando le utenze del trasporto pubblico. Oggi è invece difficile stabilire quale sarà l’utenza che farà riferimento al capolinea tra Zelo e Paullo: dipenderà dai flussi indotti dalla Est esterna. Ma già oggi sappiamo che il parcheggio di San Donato è insufficiente, e tra l’altro all’avvio della sperimentazione del ticket d’ingresso a Milano non è stato accompagnato da un incremento di vetture sulle linee della metropolitana, perché, semplicemente, oggi nuovi vagoni da mettere in esercizio non ce ne sono».Carlo Catena
Buona giornata a tutti ed incrociamo le dita