Ebbene si, lo ammetto. Leggendo i post di questo blog, anch’io sono stato contagiato dalla febbre delle domande. Tuttavia gli interrogativi che mi pungolano non riguardano i presunti conflitti di interesse locali, il PGT “congelato” (ciò che avevo da dire l’ho detto in più occasioni), le responsabilità nella mancata approvazione, o perché non è stato riproposto in seconda seduta (anche su questo mi sono espresso, sebbene qualcuno chiami “politichese” i pareri di un ministero e trae surettiziamente le conclusioni che più gli piacciono).
E’ stato l’onorevole Castelli a suggerirmeli. In una trasmissionè ha affermato, interpretando correttamente la legge sull’immigrazione, che i profughi, ossia coloro che scappano dalla guerra, devono essere accolti, mentre coloro che lasciano il proprio paese per motivi economici sono dei clandestini, quindi per la nostra legge responsabili di reato, e perciò devono essere respinti. Mi si dirà che non posiamo accogliere tutti, che vengono prima gli italiani e poi gli altri ecc. Ma non sono queste risposte, su cui pure molto si dovrebbe riflettere, ad inquietarmi. Prima ancora di queste risposte c’è, come un macigno, una distinzione che chiedo ai leghisti e ai sostenitori e candidati del PDL, che frequentano questo blog, di spiegarmi. Che differenza c’è tra un uomo e spesso intere famiglie con bambini anche piccoli che fuggono dalla guerra di cui non sono responsabili, in cerca di una vita migliore e coloro che fuggono dalla miseria e dalla fame, che come la guerra fanno tanti morti e di cui non sono parimenti responsabili? Perché quest’ultimi sono considerati, dalla nostra legge (su cui l’Europa si è pronunciata negativamente), clandestini e quindi, in quanto responsabili di un reato, criminali?
Ringraziandovi per la collaborazione, vi saluto
Luigi Faggiano