Potrà pur essere un’impressione soggettiva, ma da qualche chiacchiera scambiata con i concittadini del Bettolino mi sembra che della costruzione delle scuole (materne ed elementari), o meglio delle ragioni della loro mancata costruzione, gli abitanti del quartiere sappiano ben poco. Non escludo che della questione si sia trattato a margine di qualche incontro pubblico con gli amministratori, di sicuro è stata oggetto di interrogazioni da parte di consiglieri, si sarà anche scritto su qualche giornale locale; tuttavia, nonostante l’encomiabile impegno delle persone che curano questo sito, si direbbe che i genitori che abitano il nostro quartiere non abbiano per niente chiaro cosa sta accadendo riguardo alla costruzione delle scuole.
Giusta o sbagliata che sia questa mia impressione, penso che la questione delle scuole possa costituire un banco di prova per mettere in atto gli istituti di partecipazione contemplati nel nostro Statuto Comunale. Convochiamo un’assemblea di cittadini secondo quanto previsto dall’ art. 49 del suddetto Statuto, in cui non solo il Sindaco, ma anche i consiglieri vengano a chiarire lo stato dei lavori e le ragioni dei ritardi. Al di là del fatto che pochi sanno della promessa di fare iniziare i lavori nella prossima primavera, sarebbe interessante sapere quali sono le procedure amministrative che restano da espletare e quali sono gli enti interessati (secondo quanto detto dal Vicesindaco in un intervento su questo sito).
Colgo l’occasione per fare qualche riflessione su quanto previsto dal citato articolo.
Una condizione fondamentale a che gli istituti di partecipazione, quali riunioni e assemblee, non restino solo sulla carta è data dalla possibilità di disporre di luoghi di incontro che, secondo quanto disposto dall’articolo 49, devono essere messi a disposizione dall’ Amministrazione Comunale. Il Bettolino è attualmente sprovvisto di simili strutture, anche se non mancano gli edifici che potrebbero essere adibiti a centri di aggregazione. Dovrebbe quindi essere cura dell’Amministrazione destinare ufficialmente questi edifici alle attività previste dall’articolo in questione, provvedendo ad adeguarli alla loro funzione là dove non lo fossero.
Sempre lo stesso articolo, al comma 3, rimanda al regolamento della partecipazione per quanto riguarda le modalità di convocazione, di coordinamento e di funzionamento delle assemblee dei cittadini. Tra i regolamenti pubblicati sul sito del Comune di Mediglia non mi è stato possibile trovare quello citato sopra. Se si tratta solo di una mancata pubblicazione sul web, sarebbe opportuno provvedere ad integrare l’elenco disponibile. Se invece il regolamento richiamato dal citato comma non è stato redatto ed approvato, è come dire che gli istituti previsti all’articolo 49 non sono effettivi, con grave danno per la partecipazione dei cittadini alla vita del Comune.
In conclusione ribadisco l’iniziativa per cui attendo adesioni: Convochiamo un’assemblea alla presenza del Sindaco e dei consiglieri che vogliano parteciparvi. Nel caso in cui una tale assemblea fosse impraticabile per carenze istituzionali (regolamentazione delle modalità di convocazione dell’assemblea dei cittadini), chiediamo un Consiglio Comunale aperto con all’ordine del giorno scuole e spazi di aggregazione sociale. In quest’ultimo caso auspico che dei consiglieri e degli amministratori di buona volontà diano un segno.
Mar 022005