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dal cittadino di oggi
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il progetto, nemmeno stilato, già ha ottenuto una proroga di 120 giorni
Metrò, i sindaci mordono il freno ma dell’opera non si vede traccia
n Da San Donato fino a Zelo Buon Persico: sono sette i comuni (solo due assenti, Mediglia e Settala) che mercoledì hanno partecipato al vertice con i tecnici di Metropolitana Milanese (MM) per fare il punto sul prolungamento della linea gialla, un progetto che dovrebbe portare il metrò fino a Paullo, ma che ancora non è stato tradotto in un progetto preliminare. Tanto più che per la consegna è stata deliberata una proroga di centoventi giorni. «La prima vera urgenza – spiega Pierluigi Tamagni, consigliere provinciale cremonese e tessitore dell’incontro – è ottenere al più presto il preliminare. Su questo punto tutti i sindaci si sono dichiarati concordi. Non intendiamo andare oltre gennaio. E la cosa importante è che, senza eccezioni, ciascuno dei presenti si è detto disposto a rinunciare a qualcosa pur di accelerare la pratica». È emerso dall’analisi del progetto, illustrato in assemblea, dove sono state esaminate le criticità individuate per la realizzazione dell’opera, con lo studio commissionato ai tecnici di MM, che dovrà prevedere il terminal tra Zelo e Paullo, all’imbocco con la tangenziale est esterna com’era stabilito nelle ipotesi iniziali. Fermo restando che altre soluzioni potranno essere valutate in seguito, vista la divergenza di vedute tra la società concessionaria e i sindaci: la prima giudica infatti antieconomico allungare la tratta oltre Peschiera, mentre i secondi premono per scavalcare l’incrocio con la Est Est per approdare nel Lodigiano. «Noi puntiamo a questo – anticipa l’assessore alla viabilità di Zelo Daniele Quartieri -. Sarebbe la prima volta che la metropolitana milanese entra in un’altra provincia. Con vantaggi un po’ per tutti, per la nostra provincia, per il territorio milanese e soprattutto per il Cremasco». Addirittura c’è chi pensa di dare spolvero a un ponte spinese sull’Adda, rotabile, sul quale far passare il metrò leggero. La proposta Quartieri l’aveva già lanciata martedì nel corso della riunione del coordinamento dei sindaci per la riqualificazione della Paullese. Ma si tratta ancora di fantapolitica, visto che mancano a tutt’oggi i fondi per un ponte “nudo e crudoâ€.Qualche informazione in più sullo spostamento del capolinea potrebbe arrivare dai prossimi incontri in calendario: il primo il 22 novembre presso la provincia di Lodi, al quale saranno presenti i sindaci di Zelo, Paullo e Merlino, il secondo presso il Pirellone.
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Emiliano Cuti [nb è l’estensore dell’articolo sul giornale non l’autore del titolo del post -:) ]