Mag 192011
 

 

Ho volutamente evitato di entrare nelle varie polemiche scoppiate su queste pagine.

Ho, ovviamente, condiviso alcuni pensieri, ne ho criticati altri, ho annuito leggendo teorie a me note, ho riso amaramente vedendo come talvolta, a mio giudizio, taluni abbiano raccontato verità diverse dalle mie.

Ho speso tempo, molto, rubandolo alla mia famiglia.

Ho speso denaro ma non ritengo questo assolutamente importante allorquando si profili all’orizzonte una giusta causa.

Ho creduto con tutto me stesso all’idea, al progetto al quale ho preso parte, progetto al quale, per inciso, credo ancora fermamente.

Ho posto domande, chiesto colloqui a quattr’occhi con chi, nella mia coalizione, veniva accusato o semplicemente additato di aver commesso azioni poco chiare o di aver omesso verità alla cittadinanza tutta o, ancora, di avere macchie scure nel proprio passato; tutte le risposte ricevute mi hanno trovato sereno e più “combattivo” di prima.

Ho sperato, e sono certo sia accaduto, che anche i miei “avversari”, alcuni in particolare, e chi mi conosce sa a chi io stia facendo riferimento, avessero fatto altrettanto ed immagino pertanto che le risposte ricevute abbiano in egual modo soddisfatto in pieno la loro curiosità.

E’ il gioco della vita: si può essere amici e pensarla in maniera opposta su alcuni argomenti, siano essi leggeri, che ben più seri.

Si può addirittura riuscire a non intavolare taluni discorsi quando ci si ritrovi in compagnia, anche solo per non appesantire l’atmosfera.

Gli argomenti del contendere non sono ovviamente relazioni riguardanti i massimi sistemi dell’universo bensì fatti, per quanto seri, di interesse meno cosmico, meno trascendentale.

Le spiegazioni fornite al sottoscritto ed ai miei “avversari” riguardanti tali argomenti hanno evidentemente soddisfatto in pieno l’esigenza di verità di tutte le parti in causa.

E a me questo basta: mi basta sapere che chi considero mi sia amico pensi ed affermi cose differenti dalle mie perché quanto ricevuto in risposta è stato esauriente e convincente.

Ritengo che spesso le verità risiedano nel canonico “mezzo”, ovvero ci sia chi tiri un po’ la coperta dalla propria parte lasciando volutamente i piedi altrui ben scoperti, salvo poi ritrovarsi nella medesima condizione nell’occasione immediatamente successiva.

E’ comunque assodato che chiunque alle persone si affidi, o dalle cui labbra penda per udire di argomenti fino a poco prima non completamente sviscerati, tende a credere quasi ciecamente a quanto costoro propinino in tema di fatti ed aneddoti.

 

Spesso un essere umano si lascia convincere da una verità comoda, una verità cioè perfettamente in linea con quelli che egli stesso immaginava potessero essere gli avvenimenti; a questo punto appagato e soddisfatto egli raramente insiste nel volere andare a fondo della questione ritenendo l’argomento esaurito.

Io stesso rientro in questo tipo di categoria: le persone alle quali ho, in questi mesi, fatto riferimento mi hanno riempito di fatti, documenti, aneddoti decisamente in linea con quanto io stesso avevo assunto a mie personali verità ed ho pertanto ritenuto che da tali solide basi si potesse iniziare.

Ho la presunzione di credere che anche gli “altri” abbiano seguito lo stesso percorso e siano di conseguenza giunti alla medesima conclusione; non mi ritengo pertanto in possesso della panacea di tutti i mali, non ho l’arroganza di considerare me stesso alla stregua del custode della verità sui principali fatti di cronaca accaduti negli ultimi due quinquenni.

Ho solo la facoltà di aver deciso liberamente che coloro ai quali ho dato fiducia l’abbiano ricambiata nutrendomi di sincerità; ma, ripeto, sono certo che anche “loro” abbiano avuto la stessa identica percezione.

A questo punto però si rompe l’ingranaggio: se tutti abbiamo chiesto, ed ognuno di noi ha ricevuto risposte esaurienti, esaustive e dettagliate ma, soprattutto, se ora siamo tutti quanti convinti che la nostra sia la verità “vera”, come mai anche gli “altri”, i vicini della porta accanto, avendo ricevuto alle identiche domande risposte di segno opposto, sono altrettanto convinti di essere in possesso della conoscenza?

Mi sono dato una risposta: tutti noi, seconde linee, avendo assunto a nostro mentore, eruditore, istruttore o guida chi era per ovvie ragioni in possesso della totalità dei fatti, abbiamo semplicemente acquisito tali nozioni come fossero nostre, come se noi stessi avessimo partecipato a tavoli di lavoro lontano dai quali siamo invece rimasti per almeno un paio di lustri!

A questo punto dando per assodato che noi “Seconde Linee” siamo in buona fede, uno o più dei nostri ciceroni ha mistificato la realtà.

Quale sia stato lo capiremo con il tempo.

 

Pazienza, serve solo pazienza, e la verità, quella vera, quella assoluta, inattaccabile, supportata da fatti uscirà dai cassetti ammuffiti.

Quando questo accadrà, perché accadrà, se dovessi rendermi conto che i mendaci o più semplicemente i “simulatori” saranno stati i “miei”, ho sin da ora ben chiare le idee su quali saranno, nel caso, le azioni da intraprendere.

Voglio però augurarmi, anzi ne sono certo, che anche gli “altri” saranno, nel caso, pronti ad intraprendere azioni adeguate.

Per riassumere:

– ritengo che (alcuni di) coloro i quali vivono “sull’altra riva” abbiano la stessa buona volontà, la stessa buona fede e lo stesso spirito operoso del sottoscritto;

– credo al tempo stesso che qualcuno poco più in alto abbia omesso alcuni particolari contando di conseguenza sulla “nostra” buona fede; solo il tempo ci dirà da quale lato della scacchiera egli stia seduto;

– tutti noi, io per primo ovviamente, siamo convinti di essere dalla parte giusta, altrimenti avremmo “corso” per un’altra compagine senza farne, almeno per quanto mi riguarda, una questione di “lato”.

Essendo stato eletto nelle file dell’opposizione non mi resta a questo punto che impegnarmi a fondo lavorando sodo affinché chi governa rispetti i propri programmi, monitorando al contempo i modi, i metodi usati per raggiungere gli obiettivi.

Se dopo questo mio operare mi renderò conto che quanto promesso sarà stato “rimorchiato in porto”, se i prossimi cinque anni avranno agevolato i cittadini di Mediglia, avranno contribuito al loro benessere, insomma se i medigliesi saranno contenti, sereni e pieni di fiducia nel futuro sarà mia cura fare i complimenti al Sindaco in carica.

Per il momento mi limito, con la massima educazione e cortesia, a congratularmi con il Sindaco Signor Paolo Bianchi e con i Suoi Consiglieri (ovviamente con un paio in particolare, ma si sa) per il risultato raggiunto augurando a tutti quanti loro un buon lavoro.

Vorrei chiudere queste righe ringraziando:

– chi ha creduto nel Nostro progetto accordandoci la propria fiducia;

– i 95 amici che mi hanno onorato della propria preferenza riversando su di me le proprie aspettative, caricandomi in tal modo di una responsabilità che sarò ben felice di ricambiare con il lavoro costante;

– chi ha lavorato con me facendo si che un risultato, anche se parziale, sia stato comunque raggiunto;

– chi ha sopportato sia la mia presenza costante in piazza, davanti alla scuola, al parchetto di Bettolino, che i miei discorsi atti a spiegare la totale buona fede ed assoluta fiducia in ciò che stavo facendo; buona fede e fiducia che continuo incessantemente a possedere.

Devo soprattutto ringraziare per la loro pazienza e per avermi fornito una grandissima prova d’Amore le mie Ragazze le quali hanno dovuto forzatamente convivere per un mese con la mia assenza.

Grazie.

Stefano Ghilardi

(Mediglia X Te)

 

 

 

  Una risposta a “IL BICCHIERE MEZZO PIENO: AMICIZIA, VERITA’, (PRESUNTE) OMISSIONI E BUONA FEDE”

  1. Bellissimo post perche’ mi sono immaginato al tuo posto con gli stessi dubbi, le stesse domande e le stesse risposte. Dalla terza (o quarta) linea le stesse domande me le sono poste anch’io.