La decisione di proporre il PGT all’approvazione del Consiglio Comunale dopo l’indizione dei Comizi Elettorali, è stata dettata dalla necessità di garantire subito all’Amministrazione Comunale alcuni introiti strettamente legati a quell’approvazione. Sinistra per Mediglia, da me rappresentata in Consiglio, era pronta, insieme al gruppo della Fenice, ad assumersi questa responsabilità.
Quanto all’ipotesi di conflitti di interesse, non tocca minimamente né Sinistra per Mediglia né La Fenice. Se qualcuno sostiene il contrario è in malafede, a meno che non dica chiaramente quale sia l’interesse in conflitto in modo che l’interessato possa rispondere in maniera circostanziata. Questo vale soprattutto per chi pretende delle risposte a delle calunnie mascherate da domande.
La decisione di proporre il PGT al Consiglio non contravviene alcuna legge. Una lettura non superficiale dei pareri degli avvocati interpellati dal Comune, lungi dal confermare l’illegalità di una simile decisione, chiarisce le condizioni per cui e ricorrendo le quali il provvedimento avrebbe assunto il carattere della piena legittimità. Un parere del Ministero dell’Interno del 16 marzo 2005 sostiene che dopo l’indizione dei Comizi Elettorali il Consiglio può assumere solo quegli atti che hanno carattere urgente e improrogabile; precisa che sono preclusi gli atti in cui il Consiglio è chiamato ad operare in pieno esercizio di discrezionalità e chiarisce la ratio della norma che limita l’attività consiliare ai provvedimenti urgenti e improrogabili: impedire il condizionamento della volontà degli elettori. Tuttavia il parere continua sostenendo che “Sulla base dei cennati principi il consiglio comunale … deve valutare caso per caso l’esistenza dei presupposti in questione, tenendo presente il criterio interpretativo di fondo che pone, quali elementi costitutivi della fattispecie, scadenze improrogabilmente fissate dalla legge e/o il rilevante danno per l’Amministrazione comunale che deriverebbe da un ritardo nel provvedere. Va infine rilevato che, qualora il Consiglio intenda invece adottare atti a contenuto discrezionale, essendo la valutazione della necessità dell’atto rimessa all’apprezzamento dell’organo che deve emanarlo, che ne assume la relativa responsabilità politica, è necessario che la deliberazione sia adeguatamente motivata, soprattutto qualora si tratti di atti per i quali non è prescritto un termine perentorio”. Secondo noi il ritardo nell’approvazione del PGT avrebbe procurato (e può procurare) un rilevante danno all’Amministrazione. Sulla base di questa convinzione abbiamo condiviso la scelta di chiamare l’intero Consiglio comunale alla condivisone del carattere d’urgenza del provvedimento del PGT. Posto quindi che anche un atto pienamente discrezionale non è illegittimo se opportunamente motivato, secondo noi solo la risposta di un Consiglio riunito al completo (beninteso: non necessariamente l’unanimità nel voto) avrebbe dato maggior risalto al riconoscimento dell’urgenza e quindi avrebbe fatto prevalere la considerazione dell’interesse collettivo sulle preoccupazioni riguardo il condizionamento del voto. Se Sinistra per Mediglia e Fenice avessero accettato di convocare il Consiglio in seconda seduta, in assenza anche dei 2/3 dei consiglieri, sarebbe stato difficile dimostrare, soprattutto in possibili sedi legali, che in quell’atto non ci fosse, come di fatto non c’era, l’intenzione di condizionare la volontà degli elettori. Per questo motivo ritengo che la scelta di non sottoscrivere la richiesta di convocare in seconda seduta il Consiglio non solo è giusta, ma soprattutto è responsabile.
Mi scuso per la lunghezza di questo intervento, ma forse un chiarimento, ovviamente dal mio punto di vista, era doveroso.
LUIGI FAGGIANO